6/11/2023
INTERVENTO
Gran Consiglio

Iniziativa Cantonale sull'abolizione della Legge federale sul collocamento

Il mio intervento alla seduta di Gran Consiglio del 6 novembre sulla Iniziativa Cantonale 67 di Matteo Pronzini

Stimata presidente,

Consigliera e Consiglieri di Stato,

Colleghe e colleghi,

Non entrerò nel dettaglio sul contenuto dei due rapporti, di maggioranza e di minoranza, presentati dal collega Isabella e dal collega Sirica.

Entrambi sollevano preoccupazioni e problematiche reali e assolutamente condivisibili.

Bisogna andare però a capire perché la legge federale sul collocamento esiste, cosa non funziona e, soprattutto, come risolverlo.

Non credo, che, citando il collega Isabella: “Buttare il bambino con l’acqua sporca” sia la soluzione. Infatti, questa base legale federale ha diversi aspetti positivi, non solo per le aziende, ma anche per i cittadini e le cittadine del nostro cantone.

A titolo di esempio vi espongo alcuni casi pratici:

Pensiamo ad una azienda di catering, che vorreste coinvolgere per il vostro compleanno, ma che avendo pochi dipendenti non può garantire il servizio al vostro matrimonio e avrebbe la necessità di 2 persone in più. Con la legge attuale questo è possibile, in assenza di questa legge dovrebbe assumere due persone in più apposta per un evento di un giorno, o più probabilmente, dirvi che non potrà offrirvi il servizio. Pensiamo anche al piccolo artigiano, che con i suoi operai non riesce a prendere un importante lavoro a causa di un numero ridotto di personale a disposizione. Un lavoro che potrebbe garantire i prossimi mesi di lavoro - e di stipendi - o addirittura nuove assunzioni in prospettiva. Penso infine alla pasticceria che riceve un importante incarico da un grande distributore, incarico che potrebbe valere un mandato di fornitura su più anni e che per garantire questo incarico sia necessario qualche pasticcere in più. Lavoratore che, se poi la fornitura sarà confermata, avrà la possibilità di essere assunto a tempo indeterminato. Ricordo inoltre, che da una recente serie di interviste, ca. il 40% dei lavoratori interinali trovano posto a tempo determinato nel giro di 1 anno.

Questi sono solo alcuni esempi positivi dell’applicazione di questa legge.

Passando invece alle problematiche, oltre a quelle sollevate dai rapporti, ci sono i controlli. È lapalissiano, che, se una legge non viene applicata correttamente, non funziona. Un esempio:

Questa legge, nel campo dell’edilizia, prevede un massimo del 30% di lavoratori interinali sul totale dell’azienda - questo se ha più di 10 dipendenti -, eppure esistono situazioni dove queste percentuali arrivano al 60 o più percento!

Questo è il vero problema.

Non è corretto che un’impresa di 20 o 30 dipendenti assunti regolarmente a tempo indeterminato. faccia decine di milioni di fatturato con magari 50 lavoratori in prestito. Queste sono le situazioni davvero cancerogene per il mercato del lavoro e dove è necessario intervenire. Prima di tutto con dei controlli e, di conseguenza, le relative sanzioni; ma soprattutto con delle modifiche puntuali alla legge federale. Credo infatti che la regola dell’edilizia possa essere, con le opportune modifiche, applicata a diversi settori, se non tutti.

Volenti o nolenti siamo figli della nostra epoca e in questo inizio di ventunesimo secolo la flessibilità è all’ordine del giorno. La nostra società esige che tutto sia adattabile e su misura per le proprie esigenze. Lo vuole il datore di lavoro, ma anche il dipendente, la casalinga, il genitore e i nostri figli. La soluzione non è cancellare tutto con un colpo di spugna, ma legiferare correttamente, eseguire controlli scrupolosi e, dove necessario, applicare severe sanzioni.

Per concludere, ho qualche dubbio sulla reale applicabilità di questa iniziativa cantonale. Infatti, questa legge impedirebbe agli uffici di collocamento cantonali di operare sul nostro territorio. Una situazione che, credo a parere di tutti, non possiamo permetterci. Senza contare che potenzialmente questa mozione potrebbe andare in contrapposizione con la legge federale sul mercato interno.

Detto questo credo che i firmatari del rapporto di minoranza abbiano perso l’occasione per trovare una soluzione pragmatica e fattiva ad un problema reale con un unico rapporto, privilegiando, ahimè, la parte ideologica.

Forse, insieme, si poteva (o si potrà) migliorare questa legge, invece che semplicemente tentare di cancellarla.

Infine, porto l’adesione al rapporto di maggioranza da parte del Gruppo Liberale Radicale. Grazie per l’attenzione.

Luca Renzetti

Deputato PLR

Share this post