15/1/2023
INTERVENTO
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Congresso Cantonale PLR 2023

Discorso programmatico al congresso

Egregio Vicesindaco di Lugano
Egregio Consigliere Federale
Egregi Presidenti Nazionale e Cantonale
Stimati Deputati alle Camere Federali
Consigliere di Stato e Granconsiglieri
Care Delegate e cari Delegati
Amiche ed Amici,

Quello che più apprezzo del nostro programma è il pragmatismo ed il “buon senso”. Veri valori liberali.

Comunque, siccome il tempo stringe, partirò subito con tre principi fondanti, iniziando da una parola tanto cara al nostro partito:

 

Responsabilità

Ho usato l’immagine di ragazzi immersi in una realtà aziendale, perché ho vissuto personalmente la differenza tra presentare una professione a scuola o ospitare gli studenti in azienda e, vi assicuro, non c’è paragone.

Nel primo caso ho visto 25 ragazzini uguali a quello senza casco nella foto. Invece, in azienda, la bocca era spalancata e gli occhi sgranati, con quella sana voglia di toccare e provare tutto quanto ti circonda, diventando lavoratori per un giorno.

Un orientamento più mirato e variegato, dev’essere un’assoluta priorità. Teniamo conto che la scuola dell’obbligo termina a soli 15 anni, età in cui scegliere la propria strada è tutt’altro che scontato, soprattutto ora, con le innumerevoli nuove professioni.

I giovani sono il futuro della nostra nazione.

È necessario pensare, adesso, ai futuri lavoratori, in previsione delle 40’000 e più persone che andranno in pensione nei prossimi 10-15 anni.

Il sistema duale svizzero è ottimo e permette al muratore di diventare ingegnere, ma è solo un tassello del puzzle; la formazione continua è sempre più dinamica e complementare a quella di base; nessuno, o quasi, farà lo stesso mestiere per tutta la vita.

Responsabilità, non solo nella formazione, ma anche nella salute.

Purtroppo, sui costi della salute, a livello Cantonale, abbiamo margini di manovra ridotti e le iniziative proposte dalle altre forze politiche sono un cerottino per uno squarcio profondo e non avranno altro effetto che incidere sempre più sulle casse pubbliche.

Il contenimento dei costi della salute passa da noi. Le casse malati devono rimanere in regime di concorrenza e non possiamo pensare che la nostra assicurazione sanitaria nasca cresca e viva con noi. Se no che concorrenza è?

Questa non è la soluzione alla radice, ma è la più efficace nel breve termine.

Poi, bisogna ottimizzare l’acquisto dei farmaci, non solo con i “generici”, ma anche con quelli sfusi. Non possiamo pensare che il famoso “Evitare gli sprechi” valga solo per ambiente o energia.

Ma soprattutto, dobbiamo essere più responsabili anche quando si tratta di cure.

L’altro giorno sono andato a bere un caffè con un’amica che lavora in uno studio medico. Mi ha raccontato che, durante le vacanze ha lavorato e ho chiesto: "le visite sono state molte”. La risposta è stata lapidaria.

Pieno! Sai, a dicembre scadono le franchigie.” Ecco, questa è la responsabilità di cui anche noi cittadini dobbiamo farci carico.

Il secondo principio è La trasparenza

Quella delle acque della Verzasca, dove i milanesi pensano di essere alle Maldive.

Il principio della trasparenza mi porta ad affrontare il tema energia; in questo momento di crisi energetica si riscontrano disparità di tariffe, tra cantone e cantone, se non addirittura tra le diverse aziende elettriche; disparità che risultano incomprensibili ed ingiustificate ai consumatori.

Inoltre, per il cittadino, comprendere i propri consumi e ottimizzarli risulta impossibile a causa di una bolletta illeggibile.

Per essere responsabili il primo passo è la consapevolezza, Una consapevolezza conseguenza della trasparenza.


Il cittadino può accettare gli inevitabili rincari, ma non in assenza di chiarezza o, peggio, subendo una discriminazione tariffaria.

La crisi energetica in atto ha ulteriormente rafforzato l’esigenza di una politica sempre meno dipendente dagli idrocarburi e, in tal senso, ben vengano le agevolazioni verso gli investimenti volti alla sostenibilità.

Bisogna però, non solo approfittare degli incentivi, ma anche delle regolamentazioni più innovative che la Confederazione ci ha messo a disposizione: come la normativa sulle Comunità Energetiche, che consente, oltre all’autoproduzione, un migliore autoconsumo, sinonimo di risparmio.

Per una volta che abbiamo una legge a favore del consumatore, deve essere promossa.

Questa è ecologia senza ideologia.

 

Ma Responsabilità e Trasparenza non bastano se non puntiamo al terzo principio: L’efficienza

Quella dell‘orologio svizzero, nostro simbolo storico e riconosciuto da tutti. Ho scelto quello di Berna, perché quello delle ferrovie ultimamente perde qualche colpo

Non possiamo chiedere che il cittadino si responsabilizzi se la Macchina dello Stato non è efficiente.

Vi porto subito un esempio pratico. La domanda di costruzione, per nuovi edifici, ma anche per piccoli ampliamenti, ristrutturazioni o semplicemente per cambiare delle finestre: è un iter che prevede 6 copie cartacee di fascicoli, decine o, a volte, centinaia di pagine, da consegnare allo sportello dell’Ufficio Tecnico, con uno spreco di carta e di tempo ingiustificabili e questa è la punta dell'iceberg.

Sotto lo specchio dell’acqua c'è un vero e proprio sport del ricorso, che ingolfa completamente l’economia ticinese.

Pagine e pagine che, talvolta, solo a scopo di lucro, bloccano progetti per anni al consiglio di Stato e se del caso, al tribunale Amministrativo ed a quello Federale.

Abbiamo visto ricorsi che, nonostante fossero respinti su tutta la linea dalle prime due istanze, venivano evasi dopo 7 anni o più; altri invece, arrivati fino al tribunale Federale ed evasi dopo 12 o 13 anni. Si tratta di un quarto della vita lavorativa di una persona e questa è solo la fotografia della situazione.



Si potrebbe pensare che le conseguenze vadano a toccare solo grandi investitori, in realtà sono questi gli unici che possono aspettare tempi biblici; quelli che non se lo possono permettere, sono i piccoli imprenditori, le Piccole medie aziende e soprattutto il cittadino. Sono vittime indirette anche i Comuni, che con le nuove edificazioni potrebbero attirare popolazione e contribuenti. Senza contare l’ambiente: pensiamo a quanti edifici datati ed energeticamente veri e propri colabrodo, potrebbero essere sostituiti o riattati.

Il patrimonio immobiliare si aggiorna del 1% all’anno. Insomma, qui si tratta di un danno enorme.

Per snellire la macchina dello Stato, dobbiamo continuare ad investire in tecnologia e digitalizzazione, lasciando più tempo al personale amministrativo di poter interagire con il cittadino; dobbiamo mantenere un livello di semplificazione ottimale in confronto ad altri cantoni e non vergognarci di copiare chi ha fatto meglio di noi, per esempio riducendo l'iter burocratico.

Siamo arrivati alle conclusioni. Dunque, ho parlato di 3 principi fondanti:

Responsabilità, perché è il compito principale del buon governo é farsi carico del volere dei cittadini senza differenziazioni, ma con il coraggio di prendere decisioni, anche scomode, per il bene di tutti.

Trasparenza, perché soprattutto nei momenti di difficoltà bisogna dare consapevolezza alla popolazione, in particolare nelle strategie e nei piani.

Ed Efficienza, perché la popolazione deve vedere il lavoratore prima che il politico, e questo vale anche per tutta l’amministrazione pubblica. Un buon capo, di governo e non, è il primo esempio per dipendenti e cittadini.

Questi tre valori voglio siano la mia cifra, come persona e come politico.

W il Partito Liberale Radicale.

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